Tutto è iniziato al rientro del viaggio in Burkina nel dicembre 1994: l’idea di collaborare con l’associazione di Don Carlo Donati a Rincine si arenava nella notevole distanza e quindi parlando con il parroco del giglio, Don Gabriele Marchesi; che in quel periodo era responsabile diocesano missionario e faceva lui stesso viaggi in Burkina, si decise di creare un gruppo missionario a Montevarchi.

Questo gruppo nasce come una succursale di Rincine con l’obiettivo di coinvolgere vari gruppi giovanili del Valdarno.

In una settimana il primo logo: carta d’africa con al centro una croce stilizzata e con scritto: “Centro Missionario Montevarchi” (rappresentava quella che stampavamo noi per il lebbrosario di Ouagadougou).

Il centro era molto legato alle attività dell’associazione “campo di lavoro per il santo natale” e quindi si promovevano le adozioni a distanza e le varie raccolte di materiale da spedire in Africa con container. In quel periodo si spedivano molte cose: macchine da cucire, biciclette, vestiti, materiale per orti…e questo ci permetteva di incontrarci tutti i sabati pomeriggio per fare concretamente divisione dei vestiti, scatolamento biciclette e varie cose pratiche a cui si aggiungevano incontri di testimonianze e formazione.

Tutto si rafforzava negli anni con i vari viaggi in Burkina di Paolo Turini ed altri volontari del gruppo e si rafforzava anche l’idea di testimoniare e sensibilizzare il tema missionario.

Nasce “il carrello”, un carrello nato per trasporto cavalli ma trasformato per testimoniare la missione: iniziano i viaggi nelle varie parrocchie con foto e soprattutto animazione di musica e piccoli spettacoli di cui è sempre più protagonista il caro Andrea Francini che anima le uscite del carrello e non solo con entusiasmo e maestria musicale.

Andrea è legato alle missioni nonostante non abbia fatto nessun viaggio ma solo grazie a tutti i racconti sentiti. Sarebbe dovuto partire per il Burkina il dicembre 1996 ma per problemi di salute e lavoro ha rinunciato ed ecco che il 16 dicembre di quell’anno una meningite fulminante lo pota via a soli 18 anni.

Da questo momento il Centro Missionario cambia nome in “Centro Missionario Bakonghe”, che era il soprannome di Andrea (Bakonghe è il nome di una scimmia e lui suonava in un gruppo dove ogni componente aveva il soprannome di una scimmia).

Il nome della nostra associazione “Bakonghe” non proviene direttamente da qualcosa di africano ma proviene da un grande amico partito prematuramente che ha testimoniato con grande entusiasmo e semplicità l’animazione missionaria.

Dopo questo evento le attività musicali si sono rafforzate fino a creare ogni anno a dicembre (intorno al 16 come commemorazione) un evento musicale teatrale “UNA SCHEGGIA MUSICALE” coinvolgendo personaggi e luoghi sempre più importanti e raccogliendo aiuti a sostegno dei progetti in Burkina.

In questi anni si intensificavano gli eventi a sostegno dei progetti ma anche i viaggi in Burkina fino ad arrivare alla scelta di poter passare un periodo lungo in terra africana e dal dicembre 1999 Paolo, insieme a Caterina con cui si era sposato da poco, parte per un anno in Burkina; questo viaggio è a sostegno dell’associazione di Don Carlo Donati e dei missionari Camilliani che operavano con i sostegni della diocesi e degli amici del Centro Missionario Bakonghe

Paolo e Caterina rientrano per circa 6 mesi e poi scelgono di partire nuovamente per un progetto di 5 anni nel villaggio di Kanougou.

L’ingresso del Centro Song-Taaba a Kanougou (Paolo e Caterina con Samuele e Francesco)

I concerti di dicembre iniziano a trasformarsi nella mitica “cena Bakonghe”, sempre preparata dai volontari, che riesce a coinvolgere spesso più di 250 persone.

Il ricavato ci ha permesso negli anni di sviluppare la scuola che aiuta vari villaggi intorno a Kanougou: è stato possibile aggiungere una classe alle elementari, costruire la scuola materna e infine le scuole medie

Nel tempo i volontari sono cambiati, spesso per motivi familiari/personali, ma rimanendo sempre legati alle varie iniziative. Tutto è stato possibile grazie alla sinergia dei volontari che si sono sempre impegnati molto nel realizzare quello che ognuno poteva.

Oggi le principali attività sono la Cena di Natale, la partecipazione ad eventi cittadini con alcuni banchini, le bomboniere solidali e altri piccoli oggetti di artigianato, la sensibilizzazione alle missioni e al consumo critico.

Il Bakonghe, nato con questo nome nel 1996, è un’associazione riconosciuta ONLUS dal marzo 2001 grazie al desiderio di molti e l’aiuto di alcune persone competenti nel settore. Nel 2020, con la riforma del 3° settore, il nome completo diviene; “Centro Missionario Bakonghe O.D.V.”